FETICCI

arcangelo

Sabato 18 maggio 2002 alle ore 18.30 s’inaugurerà presso la nuova sede della OTTO Gallery Arte Contemporanea, Via D’Azeglio 55, Bologna, la mostra personale di Arcangelo.

È la quarta collaborazione, dopo le precedenti Le Stanze – Novembre 94’ – Misteri – gennaio 97’ – e A quattro mani – marzo 2000, in coppia con Piero Pizzi Cannella. In questa occasione l’artista presenterà un nuovo ciclo di grandi carte e tele dal titolo Feticci.

Feticcio etimologicamente sta a significare un prodotto non naturale, fabbricato, pertanto un idolo falso. L’icona dell’ex voto (feticcio) tanto cara alla tradizione meridionale, rappresenta “l’organo sofferente” ed essendo donato per principio di traslazione all’erma del santo, tenta di ingraziarsi la guarigione dal male o di comprovare l’avvenuto risanamento, marcando al contempo un nesso quasi esoterico con il “mondo impalpabile”.

Arcangelo avanza per transiti e suggestioni che agglomerano cromatismi violenti (i rossi, i blu, gli ocra, le sagome nero fumo), contrazioni spaziali che nulla hanno a che spartire con una trasposizione visuale della storia intesa come archivio. D’altronde l’artista, ancor meglio l’artista contemporaneo, procede per ere e saccheggi di sistemi talvolta a lui estranei quanto contigui e spiritualmente suggestivi. Titoli come Altari, Anime, Navi, Misteri (di cui la “m” iniziale è divenuta il glifo onnipresente sulle sue tele e carte), Dogon, Tappeti, Tavoli dei Feticci, testimoniano la nostalgia dell’uomo civilizzato per quel senso panico del reale di cui certe società tribali sono ancora fortemente imbevute. Arcangelo ci sussurra con queste opere che oggi non è più il tempo di “vedere per credere”, ma di immaginare per capire, sentire, ridare l’impeto della verità alle percezioni anestetizzate dal rumore di fondo della nostra epoca.

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